Le possibilità di contagio in volo sono ridotti aún máÈ quando i passeggeri vengono testati prima del volo. Foto stampa Delta
Andiamo al 18 mesi dall’inizio della pandemiaó e nonostante l'usanza che deveíamiamo avere in uso maschere, distanziamento e altro, comincia a farsi sentire il rilassamento generale.
Nonostante questo, il industria aérea mantiene misure rigorose biosicurezza durante tutto il processo di volo, dove insieme al requisiti di viaggio e di ingresso dei diversi países del mondo, mantenere la sicurezza nel máè alto, compreso máSono sicuro che svolgiamo molte altre attività quotidiane.
Le possibilità di contagio si riducono durante il volo
Anche se alcuni paíi requisiti hanno già iniziato ad essere completamente eliminati, dove nemmeno presente a test PCR negativo la carneé di vaccinazioneónon più necessario, Un nuovo studio condotto dal Dipartimento della Salute della Georgia e dalla Mayo Clinic dimostra che sottoporsi al test 72 ore prima che il volo si riduca aún máè la míminime possibilità di contagio.
Lo studio a cui ho partecipatoó Delta Airlines, pubblicato dalla Mayo Clinic Atti mostratió che un singolo test molecolare di COVID-19 effettuato entro il 72 ore alla partenza puoiíridurre il tasso di persone attivamente infette a bordo di un aereoón commerciale a un livello che èá significativamente al di sotto dei tassi di infezioneócomunità attiva.
Per esempio, Quando il tasso medio di infezioneón della comunità era 1.1 per cento, o circa uno di ciascuno 100 persone, tassi di infezioneón sui voli con COVID-19 erano 0.05 per cento o 5 decennio 10,000 passeggeri.
Il rischio di Viaggi aéprigionieri eraíl'assistenteún casi e tassi di vaccinazioneón all'origine e alla destinazione, l’uso di maschere per il viso e altri fattori, ma i dati raccolti da questo studio mostrano che richiedere a úunico test molecolare all'interno del 72 ore prima del viaggio internazionale per le persone non vaccinate mitiga significativamente il rischio di esposizioneón y trasmissioneón di COVID-19 durante i viaggi aereión.
Lo studio è iniziatoó in dicembre 2020 con il programma transatláStruttura per i test COVID-19 che lo ha consentitoó ingresso senza quarantena a Italia e consentitoó team per rivedere e modellare varie strategie di test per determinarne la fattibilità, tassi di falsi positivi e tassi di rilevamentoón di casi.
Adesso, I risultati di questo studio sonoán disponibile:
- Tra i 9,853 potenziali passeggeri che sono stati sottoposti a test nel Stati Uniti d'America, 4 (0.04%) gli individui sono risultati positivi in entrambi i test rácane formicaígeno come nel test molecolare di conferma.
- Durante il perístudiare l'orecchio, il tasso di prevalenza dell’infezioneóla comunità media n è stimataó su 1,1%.
- Individuati i test effettuati all'arrivo in Italia 1 ulteriore individuo infetto (0,01%).
¿Hai volato adesso o ti siedi con me?ác'è la fiducia di farlo di nuovo?